Partenza subito dopo colazione per raggiungere la nostra prossima meta che si trova in una riserva privata La Klaserie. Quasi 50 kilometri di sterrato, con gli ultimi 10 quasi impraticabili, per raggiungere lo Ndzuti Safari Camp. Il resort è racchiuso in un recinto elettrificato, con sala comune dotata di ogni necessario comfort e quattro camere da letto con bagno e doccia matrimoniale ( nel senso che ci può entrare un letto matrimoniale).

Girovaghiamo nel giardino in attesa del pranzo, circondati da Impala saltellanti. Dopo un delizioso pranzo con pollo, verdure grigliate, patate al forno e una fresca insalata, la nostra guida Bruce ci fa salire su un fuoristrada attrezzato con nove posti a sedere, per farci fare il primo safari fotografico.

Abbiamo girato a lungo tra cespugli e dirupi, incontrando un bel gruppo di Impala, poi lungo le rive di un corso d’acqua, spunta la testa bruna di una leonessa, ci fermiamo per fare qualche foto, poi Bruce decide di attraversare il fiume per vedere meglio il felino. Lungo il percorso incrociamo tre giraffe maschio a spasso per il bush che si mettono in posa per un bel servizio fotografico. Quando siamo dall’altra parte del fiume, dopo poche centinaia di metri, sulla riva sabbiosa ci appaiono tre leoni (la leonessa con due cuccioli uno un po’ cresciutello e l’altro più piccolo). Facciamo anche qui un discreto numero di fotografie e poi ci allontaniamo lungo la sponda del corso d’acqua, dove ci fermiamo a bere qualosa (vino della regione di Stellenbosh piuttosto che una Tonica con Gin o una coca cola) che la nostra guida aveva portato con sè. Dopo aver ammirato il tramonto, riprendiamo la strada del ritorno in albergo percorrendo sentieri e ricercando gli ultimi animali con una potente torcia brandita dalla nostra guida a mo’di sciabola.

Rientrati in albergo, dopo una rinfrescata e quattro chiacchiere arriviamo a cena sempre accompagnati da qualche animale (due iene e uno sciacallo)