Lasciamo Agrigento e la Valle dei Templi per andare a Piazza Armerina dove ci fermiamo un paio di notti per avere il tempo di visitare il sito archeologico della Villa Romana del Casale, un edificio tardo-antico che è un’importante testimonianza dell’Occidente romano. Di impianto complesso e multi ambiente, con una superficie complessiva superiore a 3000 mq, la Villa, della prima metà del IV secolo d.C. può essere considerata più vicina a una dimora di rappresentanza, rispetto ad una residenza familiare.Il proprietario della Villa non èstato identificato con certezza, probabilmente era un alto esponente dell’aristocrazia senatoria romana, forse un governatore di Roma (Praefectus Urbi).

La cosa che lascia assolutamente stupiti e affascinati sono i meravigliosi mosaici che ricoprono la maggior parte dei pavimenti dei vari locali con scene di caccia nel bellissimo e lunghissimo corridio della Grande Caccia (65,93 m di lunghezza e 5 m di larghezza) il soggetto del mosaico pavimentale rappresenta una grande battuta di cattura, non caccia, di bestie selvatiche per i giochi dell’anfiteatro di Roma, richiami alle varie divinità e a personaggi mitologici come Polifemo battuto da Ulisse, situazioni ludiche come le ginnaste in bikini cioè dieci fanciulle impegnate in esercizi atletici, le terme e gli ambienti padronali.

Un altro luogo da visitare e che abbiamo visitato è l’area archeologica di Morgantina, sito antico di oltre mille anni di storia, dalla fondazione della città in età preistorica fino al suo declino, avvenuto nell’età imperiale romana.

Nell’impianto urbano di Morgantina sono individuabili due aree ben distinte, un insediamento antico e quello ellenistico – romano. L’insediamento più antico, sul cocuzzolo denominato “la Cittadella”, ha le sue origini nella tarda età del bronzo, mentre la seconda città di Morgantina, sul nuovo sito, è stata fondata nello stesso periodo in cui fu abbandonata la Cittadella,nella metà del sec. V a.C..

L’area ebbe una sua vita pubblica importante sino alla metà del sec. I d.C., quando fu definitivamente abbandonata.